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Il primo nucleo abitativo moderno di Arzachena si formò attorno alla chiesa campestre di Santa Maria della Neve, datata 1776.
Il patrimonio culturale ed archeologico di Arzachena risale però all'epoca nuragica e pre nuragica. Il territorio è ricco infatti di siti archeologici, segno che la zona era intensamente abitata fin dall'antichità e la sua cultura aveva raggiunto un elevato grado di sviuppo.
Il Parco Archeologico di Arzachena è formato da otto siti archeologici, per un periodo che va dal neolitico medio fino all'età del bronzo finale per un viaggio nella storia nuragica, circondati dalla macchia mediterranea, dagli stazzi galluresi e dalle pietre che raccontano la Sardegna.
Foto ADW Alessandro Vecchi
Il Complesso Nuragico La Prisgiona, è un nuraghe complesso a tholos, composto da una torre centrale e da altre due torri laterali protette da una cinta muraria.
Il nuraghe ha all'interno un pozzo profondo oltre 7 metri. All'interno del complesso nuragico si trova la capanna delle riunioni.
Il complesso comprende oltre 90 capanne non ancora scavate ed alcuni edifici adibiti a laboratori artigianali che fanno comprendere il grado di evoluzione di questo villaggio.
La complessità del sito archeologico, i reperti trovati (tra cui un vaso di particolare forma), la bellezza del luogo in cui è inserito (Capichera) rendono questa attrazione da non perdere.
Foto © Dr Michel Royon / Wikimedia Commons
La tomba dei giganti Coddu Vecchio è un monumento funerario destinato alle sepolture collettive, tipico del periodo nuragico.
Il monumento è ben conservato ed ha la forma di una sorta di mezza luna costituita da tanti blocchi di dimensioni sempre crescenti fino al centro dove viene posta la pietra più grande (una stele alta 4,40 metri) che presenta una piccola apertura che conduce alle sepolture a corridorio.
Le tombe dei giganti venivano poste in corrispondenza di particolari punti che alcuni considerano “energetici” e la loro visita per gli stessi è considerata rigenerativa.
Coddu Vecchio o in gallurese Coddu Vecchju è inserito in un contesto particolarmente suggestivo: alle spalle della tomba si intravedono le splendide vigne della regione Capichera, da cui prende il nome uno dei Vermentini più famosi e rinomati della Sardegna.
Foto © Dr Michel Royon / Wikimedia Commons
La Tomba dei Giganti di Li Lolghi è uno dei luoghi e siti archeologici più suggestivi della Gallura. Il monumento è composto da una tomba a galleria, un’area cerimoniale, un corridoio di sepoltura, una zona a due piani.
L'antico dolmen è del tipo a cista: rettangolare e realizzato con lastre di pietra infisse nel terreno a coltello e coperto con una o più lastre disposte orizzontalmente.
Lunga circa m 27, come la maggior parte delle tombe della Gallura, il monumento è costruito in granito ed è orientata a N/NO-S/SE, con ingresso a S/SE.
Foto © Dr Michel Royon / Wikimedia Commons